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SALVIAMO GLI UCCELLI – STOP AL BRACCONAGGIO IN ITALIA
Johannes F.
started this petition to
Cesare Patrone, capo del Corpo Forestale dello Stato, Maria Carmela Giarratano, Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare, Ministero dell’Ambiente e della Protezione del Territorio e del Mare, Martin Schulz, Presidente del Parlamento Europeo, Tullio Del Sette, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gianluca Dall’Olio, Presidente della Federazione Italiana della Caccia ed ai Presidenti di tutte le altre associazioni venatorie italiane
Tre uccelli
colpiti a fucilate in soli 40 giorni, in differenti regioni d’Italia. Si tratta
di un sesto dello stormo presente in quell momento in Italia. Questi atti
criminali sono noti in quanto tutti gli Ibis eremita sono equipaggiati con dispositivi
GPS. Tassi di abbattimento simili ma anche più elevati sono già stati
registrati in passato.
Gli Ibis eremita rappresentano un vero e proprio indicatore della reale estensione del bracconaggio in Italia.
Il progetto LIFE&plus è ben conosciuto ed ha una notevole popolarità in Europa. Ha stipulato accordi di cooperazione con alcune tra le più importanti associazioni venatorie in Italia. Un cacciatore che in passato uccise due esemplari della rara specie è stato di recente condannato dal tribunale di Livorno. Tuttavia tutto questo non è stato sufficiente a fermare il bracconaggio a carico dell’Ibis eremita, e si tratta solo della punta dell’iceberg&excl . E’ probabile infatti che tra le altre specie a rischio, non monitorate attraverso uno specifico progetto europeo, il tasso di abbattimenti illegali sia addirittura superiore.
Uccidere un Ibis eremita non ha alcun beneficio tangibile, nè per la specie, nè per l’ecosistema e nemmeno per la società o il diretto responsabile . E’ una sorta di “atto ricreativo” sconsiderato, uno “sport”, dove delle vite vengono annientate, degli animali vengono martoriati e delle specie vengono messe a grave rischio di scomparsa.
L’uccisione di questi uccelli è anche causa di considerevoli danni economici, sia per tutte le persone coinvolte nel progetto sia per tutti coloro che hanno contribuito finanziariamente a renderlo possibile e quindi è un grave danno anche per il pubblico . Non è da sottovalutare inoltre l’effetto duraturo che ha sull’immagine dell’Italia, ma in particolare, danneggia sostanzialmente l’immagine delle associazioni venatorie italiane e dei cacciatori responsabili ed onesti.
Misure legislative ed esecutive devono essere perciò sviluppate ed implementate, in cooperazione con le associazioni per la tutela e la protezione della natura, ed in particolare collaborazione con gli operatori del progetto LIFE&plus di reintroduzione dell’Ibis eremita.
Deve esserci assicurata Una Ragione per Sperare per l’ibis eremita e per le altre specie&excl
Gli Ibis eremita rappresentano un vero e proprio indicatore della reale estensione del bracconaggio in Italia.
Il progetto LIFE&plus è ben conosciuto ed ha una notevole popolarità in Europa. Ha stipulato accordi di cooperazione con alcune tra le più importanti associazioni venatorie in Italia. Un cacciatore che in passato uccise due esemplari della rara specie è stato di recente condannato dal tribunale di Livorno. Tuttavia tutto questo non è stato sufficiente a fermare il bracconaggio a carico dell’Ibis eremita, e si tratta solo della punta dell’iceberg&excl . E’ probabile infatti che tra le altre specie a rischio, non monitorate attraverso uno specifico progetto europeo, il tasso di abbattimenti illegali sia addirittura superiore.
Uccidere un Ibis eremita non ha alcun beneficio tangibile, nè per la specie, nè per l’ecosistema e nemmeno per la società o il diretto responsabile . E’ una sorta di “atto ricreativo” sconsiderato, uno “sport”, dove delle vite vengono annientate, degli animali vengono martoriati e delle specie vengono messe a grave rischio di scomparsa.
L’uccisione di questi uccelli è anche causa di considerevoli danni economici, sia per tutte le persone coinvolte nel progetto sia per tutti coloro che hanno contribuito finanziariamente a renderlo possibile e quindi è un grave danno anche per il pubblico . Non è da sottovalutare inoltre l’effetto duraturo che ha sull’immagine dell’Italia, ma in particolare, danneggia sostanzialmente l’immagine delle associazioni venatorie italiane e dei cacciatori responsabili ed onesti.
Misure legislative ed esecutive devono essere perciò sviluppate ed implementate, in cooperazione con le associazioni per la tutela e la protezione della natura, ed in particolare collaborazione con gli operatori del progetto LIFE&plus di reintroduzione dell’Ibis eremita.
Deve esserci assicurata Una Ragione per Sperare per l’ibis eremita e per le altre specie&excl
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