Aggiorna le tue impostazioni dei cookie per utilizzare questa funzione.
Clicca "Consenti tutti" o attiva solo i "Cookie per pubblicità mirata"
Continuando, dichiari di accettare l' Informativa sulla Privacy di Avaaz, che spiega come possono essere usati e come sono protetti i tuoi dati.
Ho capito

#MaiPiùDiaz: subito una legge contro la tortura in Italia

A tutti i Senatori, Al Presidente del Consiglio Renzi e al Ministro della Giustizia Orlando:

Vi chiediamo di adottare immediatamente una legge forte contro la tortura che garantisca che gli agenti delle forze dell'ordine che commettono reati gravi non siano più al di sopra della legge e non possano più restare in servizio. Tutti gli agenti impegnati in operazioni di ordine pubblico dovrebbero essere identificabili. E' ora di rispettare la Convenzione Onu contro la tortura e di mettere fine all'impunità di stato, restituendo giustizia alle vittime di tortura e di altri crimini odiosi.

Inserisci il tuo indirizzo e-mail:
Continuando, dichiari di acconsentire a ricevere le mail di Avaaz. La nostra Informativa sulla Privacy protegge i tuoi dati e ti spiega come possono essere usati. Puoi disiscriverti in qualsiasi momento.

Recenti firmatari

#MaiPiùDiaz: subito una legge contro la tortura in Italia
Li hanno picchiati, malmenati, costretti a strisciare per la caserma gridando "viva il Duce, viva Hitler". Con le ragazze minacciate di stupro “Entro stasera con voi faremo come in Kosovo”.

La Corte Europea ha appena condannato l'Italia perché alla Scuola Diaz al G8 di Genova fu tortura, ma per l'assenza di una legge le forze dell'ordine colpevoli rimangono impunite.

I partiti di Governo ci dicono "l'approveremo entro pochi mesi" ma sono 14 anni che ce lo ripetono, ad ogni nuova vittima di violenza da parte delle forze dell'ordine.

È ora di dire basta. Mai più Diaz.

In questo momento il Senato è riunito per decidere se e quando mettere in calendario la legge contro la tortura. Firma subito, e raggiunte le 200mila firme, le faremo consegnare ai senatori chiave 
dalle vittime e dai loro familiari: non avranno il coraggio di guardarli in faccia e rimandare ancora.

Spargi la voce