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Proteggiamo la nostra salute, fermiamo Monsanto

Al Commissario UE per la Salute Vytenis Andriukaitis, alle autorità di USA, Canada e Brasile, e a tutti i ministri e i responsabili delle politiche per la salute e l'ambiente:

Siamo cittadini di tutto il mondo preoccupati dal fatto che il glifosato sia stato dichiarato "probabilmente cancerogeno per gli esseri umani". Vi chiediamo di esercitare il principio di precauzione e sospendere immediatamente l'approvazione dell'uso del glifosato, presente in diserbanti come il RoundUp della Monsanto. Vi chiediamo di includere la ricerca della IARC nel processo di valutazione della sicurezza di tale sostanza, e di garantire la massima trasparenza di ogni controllo, l’uso di studi indipendenti e che gli stessi siano valutati da ricercatori indipendenti e liberi da conflitti di interessi. Finché non sarà dimostrato che il glifosato è sicuro, è vostro dovere garantire che le persone non siano esposte ad esso.

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Proteggiamo la nostra salute, fermiamo Monsanto

Il diserbante più diffuso in Italia e nel mondo è probabilmente cancerogeno!

Lo dice uno studio di alcuni dei migliori scienziati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma la Monsanto sta facendo di tutto per ottenere il ritiro della ricerca e lasciare il prodotto sul mercato. Secondo gli esperti l’unico modo per far prendere seriamente questa ricerca alle nostre istituzioni è una immediata mobilitazione globale.

Gli enti che regolano l’uso dei pesticidi sono in generale poco trasparenti e spesso influenzati dalle grandi multinazionali del settore chimico, ma proprio in questi giorni l’Unione Europea sta decidendo sui permessi per l’uso di questo diserbante, il glifosato. E lo stesso sta accadendo in USA, Canada e Brasile mentre Olanda, Sri Lanka e El Salvador si stanno già muovendo per vietarlo.

Togliamo subito questo veleno dai nostri supermercati! E dalle nostre acque (in Italia il glifosato e i suoi derivati si trovano nel 46% delle acque di superficie!), dai nostri campi, dalle nostre strade.

Firma anche tu e condividi la petizione con tutti.




Fonti (in inglese)

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