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Questa petizione è chiusa
Scouts for Gaza: stop al contributo italiano ai raid

Scouts for Gaza: stop al contributo italiano ai raid

Questa petizione è chiusa
50 Sostenitori

Giovanni D.
ha lanciato questa petizione diretta a:
Matteo Renzi, Presidente del Consiglio dei ministri

Aggiornamento n. 2, 21 agosto 2014

Ad un mese dal lancio della petizione, sbarchiamo anche su Twitter! Ecco i link delle nostre pagine su social: seguiteci per rimanere sempre aggiornati sugli avvenimenti in Terrasanta e sull'andamento dell'iniziativa!

Facebook: https://www.facebook.com/scoutsforgaza

Twitter: https://twitter.com/ScoutsForGaza


Aggiornamento n. 1, 11 agosto 2014

La Route Nazionale è terminata, ma continua il nostro impegno per l'abolizione della legge 94/2005!


21 luglio 2014

Siamo Rover e Scolte di tutta Italia, aderenti all'associazione AGESCI; Rover e Scolte che quest'anno hanno dimostrato sul territorio nazionale il proprio impegno attraverso azioni di coraggio, che ci hanno portato infine a partecipare alla Route Nazionale di San Rossore.


È proprio seguendo questa strada, e consci del ruolo importante che un'associazione come la nostra dovrebbe avere all'interno del dibattito politico, che abbiamo stabilito di prendere una posizione netta e decisa utilizzando gli strumenti tipici del capitolo, uno dei momenti più importanti della vita della nostra branca: OSSERVARE, GIUDICARE, AGIRE.


V'invitiamo a non farvi ingannare dal termine "politico": con esso, noi scout non intendiamo né la sterile polemica che si affaccia ogni giorno sui mezzi d'informazione, né tantomeno le logiche e i meccanismi di partito, bensì l'impegno che ognuno di noi, cittadino consapevole e attivo, può mettere nel "lasciare il mondo migliore di come lo ha trovato".


Noi riteniamo che l'Italia, in quanto Paese moderno e civile, non possa e non debba in alcun modo contribuire ad alimentare le contese, i conflitti e le controversie internazionali (in questo caso tra gli Stati di Israele e Palestina). A tal proposito, vogliamo citare l'articolo 11 della nostra Costituzione:


L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.


Inoltre, l'articolo 1, comma 1 della legge 09/07/1990, n. 180 specifica espressamente che:


L'esportazione, l'importazione e il transito di materiale di armamento nonché la cessione delle relative licenze di produzione devono essere conformi alla politica estera e di difesa dell'Italia. Tali operazioni vengono regolamentate dallo Stato secondo i principi della Costituzione repubblicana che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.


Il nostro Paese non sta intervenendo direttamente, con le proprie forze armate, nel conflitto tra Israele e Palestina, questo è vero. Tuttavia, non dovrebbe promuovere e favorire le organizzazioni internazionali rivolte ad assicurare pace e giustizia fra le Nazioni? E per quale ragione, allora, tramite gli aiuti militari allo Stato d'Israele, non fa altro che sostenere guerra ed instabilità? Inoltre, perché, nonostante la legge sopracitata, che ribadisce l'articolo 11 della Costituzione, l'Italia è il primo esportatore europeo di armi ad Israele?


I morti, i feriti, tutte le vittime di questa guerra, lo sono anche per causa nostra: tutto ciò è inaccettabile.


Per questi motivi, noi chiediamo, a gran voce, che la legge 17/05/2005 n. 94 venga abrogata e ogni fornitura di velivoli e armamenti allo stato di Israele bloccata. Siamo consapevoli che ovviamente un'operazione di tal tipo potrebbe rappresentare un mancato guadagno per il nostro Paese già vessato da una profonda crisi economica, ma riteniamo inaccettabile che i mezzi aerei che bombardano ogni giorno migliaia di profughi nei campi palestinesi siano anche di provenienza italiana.


E' inaccettabile che nel ventunesimo secolo si compiano ancora delitti così efferati e su così vasta scala; nell'ambito delle scelte che stiamo compiendo, camminando noi tutti sui sentieri di coraggio che hanno attraversato l'Italia intera, non possiamo lasciare inascoltato il grido di dolore che si alza dalla stessa terra dove 2000 anni fa ha camminato Nostro Signore Gesù Cristo, predicatore del più forte ed universale messaggio di pace e di amore che l'umanità abbia mai ricevuto.


In segno di solidarietà verso le popolazioni vessate da occupazioni e bombardamenti, durante il campo fisso di San Rossore, noi tutti porteremo un nastro bianco legato al nostro fazzolettone, e chiederemo a tutti gli scout partecipanti, che simpatizzino per la nostra causa, di fare altrettanto.

Aggiungiamo che questo è il nostro pensiero, la nostra opinione, e che la petizione è aperta a tutti coloro che condividono queste nostre idee.


L'opportunità di cambiare il mondo e renderlo migliore è qui, ora e adesso: cogliamola!

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