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Save the historic Palazzi of Venice University! / Salviamo i palazzi storici di Ca' Foscari a Venezia!

Save the historic Palazzi of Venice University! / Salviamo i palazzi storici di Ca' Foscari a Venezia!

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Questa petizione è stata creata da CDA C. e potrebbe non rappresentare il punto di vista della comunità di Avaaz.
CDA C.
ha lanciato questa petizione diretta a:
C.d.A. Ca' Foscari

ITALIANO: (English version below)


L' Ateneo veneziano Ca' Foscari è stato nelle ultime settimane al centro dell'attenzione mediatica per questioni sollevate da studenti, docenti e personale amministrativo riguardo alla riorganizzazione dei Dipartimenti di Lingue. Potrebbe sembrare che siano dinamiche tutte interne all'Ateneo e ai Dipartimenti, pensiamo invece che siano un ‘caso’ non solo di gestione dell' Università, ma anche del territorio e cultura italiana, così come del Paese. Infatti è prevista la dismissione di parte del suo patrimonio architettonico, adibito a uso didattico e abitativo.
Non siamo contrari alla razionalizzazione delle risorse, e men che meno ai cambiamenti, ma a noi pare che il modo verticistico in cui l'Università Ca' Foscari viene gestita assomigli più a un centralismo democratico novecentesco che non a modernità. Niente di più contraddittorio di una politica "iperfinanzista-rispecchialista", chiunque sa che un' Università che tenga conto soltanto dell'immediato si scontrerà subito, non con il futuro, ma con lo stesso presente. Un' Università che non riesce a guardare al di la dell'immediatezza e della contingenza è destinata all'irrilevanza culturale.
Come ci ricorda Friedrich Hebbel "anche il Giudizio Universale ha le sue pause".
Quello che noi chiediamo a chi ha l'onere e l'onore di guidare Ca' Foscari, è di fare un passo indietro per riflettere sulle scelte che ha preso a proposito della "permuta" di tre dei suoi più importanti palazzi, scelta fatta senza tenere conto del contesto e del tessuto urbano veneziano. Una scelta tesa verso quell'idea di gestione di Venezia come città-vetrina per il turismo di massa. Nessuno nega che Venezia rappresenti delle sfide enormi per chiunque la gestisca, non ci sfugge, come diceva Manfredo Tafuri, che Venezia sia una "Questione Europea", proprio per questo, ogni decisione deve essere presa in modo il più collegiale possibile, e fatta sentendo tutta la collettività.
Chiediamo a tutti quelli che hanno a cuore il futuro di Ca' Foscari, in quanto bene della comunità veneziana e italiana, di sottoscrivere questo appello contro la svendita del nostro patrimonio materiale e culturale.

https://www.facebook.com/student.sottosfratto?fref=ts info

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.430466040387096.1073741831.427827627317604&type=3 foto/photos

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.430465400387160.1073741830.427827627317604&type=3 giornali/newspaper

http://blogs.unive.it/users/blogrettore/weblog/3946d/Dragoni_cafoscarini.html#comments

ENGLISH


The administration of Venice University-Ca Foscari- has recently decided to alienate some of its historically and artistically most prestigious buildings. It has decided to barter away two grade-listed sixteenth century palazzi located in some of the most enviable spots of the city - Ca Cappello on the Grand Canal and Ca Bembo on the rio de San Trovaso - and an attractive modernist palazzo on the Zattere by the Giudecca canal - Palazzo Cosulich-, for a large concrete office block.

It does this with no consideration for history: one of these palaces, Ca Cappello, hosted in the late nineteenth century one of the most dynamic social, literary and artistic salons anywhere in Europe, as the home of the remarkable Sir Austen Henry Layard, explorer in Persia, discoverer of Niniveh, patron of the national gallery, ambassador, tireless promoter of Murano mosaic, unwavering Turcophile and great collector of Renaissance Italian art- his was Gentile Bellini's portrait of Mehmet the conqueror, his a plethora of old master paintings today in the National Gallery. Ca' Cappello hosted a salon where Ruskin, Browining and Whistler were frequent visitors, where queen consort Alexandra could take tea, and where the Kaiser would informally meet Lord Kitchner, en route between Mombasa and London, for a chat. The palaces, the Ministry of culture has authorized, may now become hotels. This decision aligns the University administration with strategies that seek to make of Venice only a destination for mass tourism. It is a choice taken not only in defiance of the history and cultural value of the palaces, and of the desires of the students, staff and faculty that either study and teach in these spaces, but also of the extremely fragile urban tissue of Venice. We understand the need and necessity for a more efficient reorganization of university spaces, and are by no means opposed to change, but this decision smacks of passe centralism rather than being the product of inspired visions of modernity. A university able only to take into account its immediate gains will clash not only with its future, but even with the needs of the very present. A university unable to see further than the contingent and prosaic is destined to cultural irrelevance. Friederich Hebbel wrote that "even the day of Judgment knows pauses". We hope with this petition that the administration may be able to do just that. Stop the swap or sale of the buildings, and open a conversation on its role in the city, its vision and its projects, able to take into account the city's past, and its future.


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