Ministero dell'ambiente: Chiudiamo la discarica comunale di Salandra!
La discarica comunale di Salandra è stata aperta a metà degli anni '90. Oggi è ancora aperta nonostante la sua effettiva capacità si sia esaurita nel lontano 2008! La Regione Basilicata ha concesso continui ampliamenti esaudendo le richieste del Comune di Salandra. L'ultimo ampliamento, per un totale di 200.000 tonnelate, è del 2012. Al contempo, nessun aggiornamento all'impianto di triturazione è stato fatto. Non un adeguamento all'impianto di raccolta del percolato che tenesse conto dell'effettivo cambiamento morfologico subito dal sito nel corso degli anni! Tutto in completa violazione della circolare miniambiente del 06 agosto 2013. La discarica è fuori norma e fuori legge da più di un anno! Il comune non ha mai reso pubblici i dati relativi alle analisi del sito e mai ha commissionato controlli di verifica per conto dei cittadini! I camion dei rifiuti, dai 10 ai 15 al giorno, provenienti da tutta la regione, attraversano via Regina Margherita e corso Dante, le arterie principali del paese, durante la notte, a partire dalle 4:30 fino alle 9:30. Molto spesso lasciano lunghe scie di liquami male odoranti. I mezzi arrivano alla pesa pubblica a volte incustodita e con le telecamere collegate alle forze dell'ordine, non funzionanti. Chi effettua i controlli? Nel periodo invernale si verificano puntualmente enormi sversamenti di percolato che confluiscono nelle acque del torrente Gruso, utilizzate per abbeverare bovini ed ovini. La discarica ha avuto diverse volte controlli da parte del NOE ed è tuttora oggetto di attenzione da parte della magistratura in un maxi processo sui rifiuti illeciti lucani, denominato "Monnezzopoli". A Salandra, negli ultimi anni si sono verificati molti decessi per leucemie e per tumori. Il trend è in crescita!
Aiutaci a liberare Salandra dalla discarica, aiutaci a chiuderla una volta per tutte!