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Ministro dell'Ambiente: Abrogazione immediata del "Decreto Clini" DM 14 Febbraio 2013 n°22
Marcello T.
ha lanciato questa petizione diretta a:
Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici) della Camera dei Deputati, XIII Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Presidente della Repubblica Italiana
Il cosiddetto "Decreto Clini" (decreto ministeriale n°22 del 2013) consistente nel Regolamento recante disciplina della
cessazione della qualifica di rifiuto
di determinate tipologie di combustibili solidi secondari (Css) è una truffa ai danni della salute dei cittadini e dell'ambiente italiano.
Con il suddetto Decreto i rifiuti indifferenziati (poiché di questo si tratta) vengono ridefiniti, ovviamente solo sulla carta, come "prodotti" ai fini del loro utilizzo come combustibili in impianti assolutamente insalubri ed inadatti all' incenerimento di rifiuti di ogni genere, quali i cementifici .
Si tratta di un indegno e goffo tentativo di sviare la normativa europea (già fummo sanzionati dall'Unione Europea per la normativa sui Combustibili da rifiuto, che il decreto in questione ricalca quasi pedissequamente) per poter favorire pratiche dannose e pericolose di gestione dei rifiuti che arricchiscono le multinazionali del cemento sulle spalle della salute e dell'ambiente di vita di migliaia di cittadini costretti a convivere con cementifici sul proprio territorio.
Questo meccanismo è ideato anche per svicolare dalle direttive europee e regionali in materia di chiusura e dismissione degli impianti di incenerimento dei rifiuti favorendo una corretto ciclo di vita degli stessi e mirando ad una situazione ideale di rifiuti zero.
La radice di tutto questo sistema distruttivo è il decreto ministeriale n°22 del 2013 , la soluzione è quindi una sola: ABROGARLO IMMEDIATAMENTE.
Basterebbe anche solo la buona volontà del Ministro dell'Ambiente...
Con il suddetto Decreto i rifiuti indifferenziati (poiché di questo si tratta) vengono ridefiniti, ovviamente solo sulla carta, come "prodotti" ai fini del loro utilizzo come combustibili in impianti assolutamente insalubri ed inadatti all' incenerimento di rifiuti di ogni genere, quali i cementifici .
Si tratta di un indegno e goffo tentativo di sviare la normativa europea (già fummo sanzionati dall'Unione Europea per la normativa sui Combustibili da rifiuto, che il decreto in questione ricalca quasi pedissequamente) per poter favorire pratiche dannose e pericolose di gestione dei rifiuti che arricchiscono le multinazionali del cemento sulle spalle della salute e dell'ambiente di vita di migliaia di cittadini costretti a convivere con cementifici sul proprio territorio.
Questo meccanismo è ideato anche per svicolare dalle direttive europee e regionali in materia di chiusura e dismissione degli impianti di incenerimento dei rifiuti favorendo una corretto ciclo di vita degli stessi e mirando ad una situazione ideale di rifiuti zero.
La radice di tutto questo sistema distruttivo è il decreto ministeriale n°22 del 2013 , la soluzione è quindi una sola: ABROGARLO IMMEDIATAMENTE.
Basterebbe anche solo la buona volontà del Ministro dell'Ambiente...
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