Aggiorna le tue impostazioni dei cookie per utilizzare questa funzione.
Clicca "Consenti tutti" o attiva solo i "Cookie per pubblicità mirata"
Continuando, dichiari di accettare l' Informativa sulla Privacy di Avaaz, che spiega come possono essere usati e come sono protetti i tuoi dati.
Ho capito
Utilizziamo i cookies per analizzare come viene usato il sito e come supporto per fornire ai visitatori la miglior esperienza possibile. Trovi qui la nostra Informativa sui Cookie .
OK
ZONA FRANCA IN SARDEGNA

ZONA FRANCA IN SARDEGNA

1 persone hanno firmato. Arriviamo a
50 Sostenitori

Chiudi

Completa la tua firma

,
Avaaz.org protegge la tua privacy e ti tiene informato su questa e altre campagne simili.
Questa petizione è stata creata da Marcello T. e potrebbe non rappresentare il punto di vista della comunità di Avaaz.
Marcello T.
ha lanciato questa petizione diretta a:
GOVERNO ITALIANO, REGIONE SARDEGNA
PERCHè RILANCEREBBE L'ECONOMIA DI UNA REGIONE ITALIANA con il piu' antico patrimonio culturale e linguistico CHE sta morendo a causa del progressivo impoverimento e spopolamento per via dello SVANTAGGIO DOVUTO ALLA INSULARITA' CHE LA ISOLA DALL'ITALIA E DALL'INTERO CONTINENTE EUROPEO
Obiettivo prioritario delle ZONE FRANCHE è favorire lo sviluppo economico e sociale DI AREE caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale e con potenzialità di sviluppo inespresse QUALE è LA Sardegna.
lo statuto regionale della sardegna cita
Art. 12
Il regime doganale della Regione è di esclusiva competenza dello Stato.
Saranno istituiti nella Regione punti franchi.

D.Lgs. 10 marzo 1998, n. 75.
Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Sardegna concernenti l'istituzione di zone franche.
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 7 aprile 1998, n. 81.
Articolo 1.
1. In attuazione dell'articolo 12 dello statuto speciale per la regione Sardegna approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, e successive modificazioni, sono istituite nella regione zone franche, secondo le disposizioni di cui ai regolamenti CEE n. 2913/1992
(Consiglio) e n. 2454/1993 (Commissione), nei porti di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portovesme, Arbatax ed in altri porti ed aree industriali ad essi funzionalmente collegate o collegabili.

2. La delimitazione territoriale delle zone franche e la determinazione di ogni altra disposizione necessaria per la loro operatività viene effettuata, su proposta della regione, con separati decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri.

3. In sede di prima applicazione la delimitazione territoriale del porto di Cagliari è quella di cui all'allegato dell'atto aggiuntivo in data 13 febbraio 1997, dell'accordo di programma dell'8 agosto 1995 sottoscritto con il Ministero dei trasporti.

I politici regionali che hanno governato al sardegna e si sono succeduti nell arco di 60 anni non sono stati capaci e non hanno mai avuto la volontà nè il coraggio di rendere esecutive le zone franche in sardegna a causa di interessi privati di pochi potenti a discapito del futuro dei sardi che sono stati abbandonati ad una lenta agonia; Vi lascio immaginare il perchè con alcuni esempi pratici: conl'istituzione della zona franca la sardegna potrebbe andare a prendersi gli idrocarburi e loro derivati come la benzina e gasolio direttamente nei paesi nord africani o del medio oriente contrattando magari un prezzo di 0.30 €/litro per i sardi..oppure immaginate come crescerebbero le esportazioni dei prodotti e servizi delle PMI locali se con la zona franca venissero abbattuti i costi fiscali come IRPEF, IRAP, IVA, IMU, le accise etc che uccidono in partenza qualsiasi iniziativa imprenditoriale potenzialmente vincente in termini di ricaduta socio-economica-occupazionale ma scoraggiata a causa di un gravoso carico fiscale e costi insostenibili...oppure ancora immaginate quale sarebbe la ricaduta economica per l isola se le principali compagnie di navigazione utilizzassero la strategica posizione dei porti sardi al centro del mediterraneo con costi e tariffe molto piu basse rispetto agli altri porti del mediterraneo...significherebbe un improvviso decollo dello scambio di merci che coinvolgerebbe tutte le attività produttive sarde dal settore agroalimentare, tessile, edilizia, costruzioni, informatica, turismo e ricerca..Tutto cio' rappresenterebbe una vera rinascita economica che partendo dalla Sardegna arriverebbe a coinvolgere inevitabilmente l'italia e l'europa attraendo nuovi investitori e gettando le basi per uno sviluppo sociale ed economico sostenibile ma soprattutto garantendo la sopravvivenza economica di una terra e dei suoi abitanti con un patrimonio socio.culturale di inestimabile valore
Pubblicata (Aggiornata )