Andrea Orlando Ministro di grazia e giustizia: Giustizia per Marcella Aiazzone
Ciao,
stiamo raccogliendo firme per Marcella Aiazzone che sta facendo
sciopero della fame da più di 53
giorni. Se
vuoi aderire te ne saremmo grati.
Firma la petizione se puoi.
Grazie di cuore.
Il 3 Nov 2014 Marcella Aiazzone ha cominciato
lo sciopero della fame al fine di tutelare i suoi diritti di base, in
quanto da oltre 12 anni le Procure non intervengono in tal senso,
tutelando di fatti noti criminali e banalizzando la realtà dei
fatti. Tutto cio'
nonostante
la sentenza di
corruzione
verso
l'ex Presidente del Tribunale di Biella, Mario Conzo attuata per
favorire tutte le controparti della mamma di Marcella e poi di lei
medesima.
Marcella
si
è' appostata fuori dalla Procura di Torino, con un cartello sul
quale riportava i giorni trascorsi senza assumere cibi solidi , le
ingiustizie subite ed il fatto che lo sciopero non sarebbe stato
interrotto fino a che fossero state prese le dovute misure endo-
procedimentali.
Aveva fornito preavviso alle autorità
incaricate del fatto che dal 26 Nov avrebbe smesso di assumere anche
liquidi. La data del 26 Nov e' stata spostata al 1 Dic su richiesta
del pubblico ministero , ma purtroppo in tale data i fascicoli non
erano nemmeno ancora registrati al ruolo e nessun provvedimento era
preso in merito. Dopo quasi 4 giorni che non assumeva liquidi,
finalmente è' intervenuto il Ministero di Grazie e Giustizia
chiedendo spiegazioni ai magistrati di Torino, i quali infastiditi da
tale fatto hanno persino aggredito i legali di Marcella.
Questo
comportamento
mette chiaramente in evidenza l'errata
interpretazione della Procura
di Torino.
Il
24 di Dicembre 2014, quando Marcella stava per essere ricoverata alla
Clinica Fornaca di Torino,
il dottor Burdino, Procuratore
Generale presso la Corte di Appello di Torino (colui che doveva
emettere i provvedimenti di avocazione) e' riuscito a farla
interloquire con il Procuratore Generale dottor Maddalena, il quale
solo dopo un'accesissima discussione con Marcella ha compreso di
essere stato indotto in errore dai magistrati di Biella.
Assurdo pero' che ci siano voluti 53 giorni di digiuno e protesta,
per ottenere un colloquio chiarificativo.
Marcella
ha quindi
interrotto
momentaneamente lo
sciopero della fame, rinfrancata
dalle risposte ricevute ,.ma
la protesta volta ad ottenere giustizia non e' finita .
Questa
petizione é importante per Marcella in quanto con l'intervento del
Ministero di Grazia e Giustizia puo' auspicare all'ottenimento della
giustizia, delle scuse pubbliche per quanto accaduto alla madre, al
recupero di almeno parte dei suoi beni e
alla
incolpazione dei magistrati a riprova che esiste la responsabilità
civile e penale dei giudici.
Ma
soprattutto, la
sua vicenda potrebbe creare dei precedenti a tutela delle parti
offese, dando la possibilità di dichiarare ed
evidenziare
le incompatibilità territoriali nei casi simili ai suoi.
Si
chiede che sia firmata questa petizione al fine di ottenere una seria
presa di posizione da parte del Ministero di Grazia e Giustizia
contro chi insulta la toga e tratta in maniera disumana la gente che
chiede aiuto alla giustizia'.
Si e' creato un gruppo su
FACEBOOK :
https://www.facebook.com/groups/392927640880503/?ref=ts&fref=ts
dove
si trovano dei post con spiegazioni al riguardo degli avvenimenti.
Petizione per Marcella Aiazzone
Fine della conversazione in chat