×
NO ALLA VENDITA DELLE SPIAGGE ITALIANE
David L.
ha lanciato questa petizione diretta a:
Il Popolo Italiano.
Siamo nettamente contrari ad ogni forma di regolamentazione delle concessioni demaniali balneari che preveda la divisione della spiaggia individuando due realtà distinte.
da una parte lo stabilimento, che verrebbe venduto direttamente al concessionario, il quale diverrebbe così di fatto il proprietario della struttura con cabine, docce,servizi vari e dall'altra la spiaggia che invece andrebbe a gara d'asta, indovinate a chi?
E' irregolare ed eticamente riprovevole che lo Stato abdichi ai suoi diritti svendendo porzioni di territorio pregiate e logisticamente non alienabili in quanto unici accessi al mare.
L'art.9 della nostra Costituzione recita:
"La repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione."
Il governo Letta,in questi giorni, stà studiando un provvedimento per non scontentare la categoria che ha investito nel settore degli stabilimenti balneari.
Chi ha investito sapeva benissimo cosa stesse facendo ma non ha tenuto conto delle conseguenze, anche grazie a tutti quegli amministratori che condividevano gli stessi interessi.
La spiaggia è di tutti i cittadini, non solo e non di chi ci ha costruito sopra con il beneplacito del dirigente ASL o del sindaco di turno in barba alla direttiva regionale che si esprime in merito alla facile rimovibilità delle strutture stesse.
Ci fà vergognare che si faccia carta straccia delle regole a proprio uso e consumo, per ultimo la Regione Toscana che pochi mesi fà ha modificato il concetto di facile rimozione cambiandolo da 48 ore a 90 giorni, praticamente certificando che tutti gli stabilimenti sono di facile rimozione, anche quelli con piscine, ristoranti, discoteche e appartamenti.
Siamo in un sistema di diritto, è bene ricordarlo.
Chi ha ricevuto una concessione sapeva di intitolarsi una concessione e non di firmare un contratto di acquisto. Questo provvedimento NON DEVE passare.
Esiste , ed esisteva un regolamento prevalente quello del Codice della Navigazione che disciplina la materia e quello deve essere rispettato.
La rinascita dell'Italia passa anche e sopratutto da una giusta ed equa valorizzazione del Bene Comune.
Noi vogliamo che TUTTI i cittadini possano contribuire alla ricchezza del Paese, non solo pochi privilegiati titolari di rendite di posizione che si tramandano di padre in figlio da sempre.
Il M5S sarà sempre contro ogni tipo di sfruttamento iniquo delle risorse del territorio e per una giusta redistribuzione della ricchezza per tutta la Comunità.
M5S Toscana.
da una parte lo stabilimento, che verrebbe venduto direttamente al concessionario, il quale diverrebbe così di fatto il proprietario della struttura con cabine, docce,servizi vari e dall'altra la spiaggia che invece andrebbe a gara d'asta, indovinate a chi?
E' irregolare ed eticamente riprovevole che lo Stato abdichi ai suoi diritti svendendo porzioni di territorio pregiate e logisticamente non alienabili in quanto unici accessi al mare.
L'art.9 della nostra Costituzione recita:
"La repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione."
Il governo Letta,in questi giorni, stà studiando un provvedimento per non scontentare la categoria che ha investito nel settore degli stabilimenti balneari.
Chi ha investito sapeva benissimo cosa stesse facendo ma non ha tenuto conto delle conseguenze, anche grazie a tutti quegli amministratori che condividevano gli stessi interessi.
La spiaggia è di tutti i cittadini, non solo e non di chi ci ha costruito sopra con il beneplacito del dirigente ASL o del sindaco di turno in barba alla direttiva regionale che si esprime in merito alla facile rimovibilità delle strutture stesse.
Ci fà vergognare che si faccia carta straccia delle regole a proprio uso e consumo, per ultimo la Regione Toscana che pochi mesi fà ha modificato il concetto di facile rimozione cambiandolo da 48 ore a 90 giorni, praticamente certificando che tutti gli stabilimenti sono di facile rimozione, anche quelli con piscine, ristoranti, discoteche e appartamenti.
Siamo in un sistema di diritto, è bene ricordarlo.
Chi ha ricevuto una concessione sapeva di intitolarsi una concessione e non di firmare un contratto di acquisto. Questo provvedimento NON DEVE passare.
Esiste , ed esisteva un regolamento prevalente quello del Codice della Navigazione che disciplina la materia e quello deve essere rispettato.
La rinascita dell'Italia passa anche e sopratutto da una giusta ed equa valorizzazione del Bene Comune.
Noi vogliamo che TUTTI i cittadini possano contribuire alla ricchezza del Paese, non solo pochi privilegiati titolari di rendite di posizione che si tramandano di padre in figlio da sempre.
Il M5S sarà sempre contro ogni tipo di sfruttamento iniquo delle risorse del territorio e per una giusta redistribuzione della ricchezza per tutta la Comunità.
M5S Toscana.
Pubblicata
(Aggiornata )
Segnala contenuto inappropriato
C'è stato un errore nel caricamento dei tuoi file/report.