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NO al Biogas nella campagna di Carisolo
Carisolo N.
ha lanciato questa petizione diretta a:
Sindaco e Consiglio Comunale di Carisolo (Val Rendena - Trentino - IT), Presidente della Comunità delle Giudicarie, Presidente della Giunta della Provincia autonoma di Trento, Presidente del Consiglio della provincia autonoma di Trento
Un imprenditore privato vorrebbe realizzare nel mezzo della campagna di Carisolo ‐ Val Rendena ‐ Trentino ‐ ITALIA, un impianto per la raccolta e la fermentazione dei letami e liquami di 4 aziende agricole per la generazione di energia elettrica derivante dalla combustione del gas metano.Il Consiglio Comunale di Carisolo è intenzionato a rilasciare una deroga urbanistica al Piano Regolatore Generale, questa ultima autorizzazione concluderebbe il procedimento e aprirebbe alla successiva concessione edilizia ed al inizio lavori.
Il funzionamento dell'impianto prevede il conferimento di oltre 5.600 tonnellate/anno (155 quintali al giorno) di letame, liquami, scarti vegetali, scarti cereali e mais, all'interno di due vasche circolari in cemento del diametro di 16m e coperte da una cupola di altezza di 7m. circa per un volume totale di circa 3.000 mc. I prodotti conferiti nel “Biodigestore”, al termine della fermentazione, subiranno una riduzione di volume del 10% e quello che rimane, il “digestato”, verrà ulteriormente separato nella parte solida, che verrà venduta come fertilizzante, e nella parte liquida che verrà distribuita sui prati della nostra campagna.
Quali i possibili effetti sulla salute delle persone?Non c'è alcuna garanzia e chiarezza sugli effetti che il digestato possa avere sulla salute delle persone, sui terreni, sul foraggio e sulla salute degli animali in seguito allo sviluppo massiccio di colonie batteriche. Autorevoli fonti scientifiche confermano la produzione di batteri che, attraverso il digestato possono determinare contaminazioni anche mortali agli animali ed addirittura alle persone.In uno scenario di continua riduzione di risorsa idrica, sempre più in futuro saremo dipendenti dalle fonti sotterranee di falda. Il digestato viene iniettato direttamento nel terreno andando ad inquinare le preziose falde acquifere.
Quali ripercussioni sull'ambiente e sul paesaggio? Questa sarà l'ennesima erosione di territorio e di paesaggio a danno di un'area agricola primaria in una valle che investe nella qualità dell'ambiente e del territorio come prima risorsa turistica.Infine pesanti potranno essere le ripercussioni in termini di qualità della vita, attrattiva turistica e valore del comparto immobiliare.
Il funzionamento dell'impianto prevede il conferimento di oltre 5.600 tonnellate/anno (155 quintali al giorno) di letame, liquami, scarti vegetali, scarti cereali e mais, all'interno di due vasche circolari in cemento del diametro di 16m e coperte da una cupola di altezza di 7m. circa per un volume totale di circa 3.000 mc. I prodotti conferiti nel “Biodigestore”, al termine della fermentazione, subiranno una riduzione di volume del 10% e quello che rimane, il “digestato”, verrà ulteriormente separato nella parte solida, che verrà venduta come fertilizzante, e nella parte liquida che verrà distribuita sui prati della nostra campagna.
Quali i possibili effetti sulla salute delle persone?Non c'è alcuna garanzia e chiarezza sugli effetti che il digestato possa avere sulla salute delle persone, sui terreni, sul foraggio e sulla salute degli animali in seguito allo sviluppo massiccio di colonie batteriche. Autorevoli fonti scientifiche confermano la produzione di batteri che, attraverso il digestato possono determinare contaminazioni anche mortali agli animali ed addirittura alle persone.In uno scenario di continua riduzione di risorsa idrica, sempre più in futuro saremo dipendenti dalle fonti sotterranee di falda. Il digestato viene iniettato direttamento nel terreno andando ad inquinare le preziose falde acquifere.
Quali ripercussioni sull'ambiente e sul paesaggio? Questa sarà l'ennesima erosione di territorio e di paesaggio a danno di un'area agricola primaria in una valle che investe nella qualità dell'ambiente e del territorio come prima risorsa turistica.Infine pesanti potranno essere le ripercussioni in termini di qualità della vita, attrattiva turistica e valore del comparto immobiliare.
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