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Salviamo l'orto della Ghilana!
Linda M.
ha lanciato questa petizione diretta a:
Consiglio Comunale di Faenza
Fino a giugno 2020, vicino l'antica Villa della Ghilana, a Faenza, c'era un orto chiamato "Cavolo a km zero".
Era un orto dentro la città: i bambini vedevano le verdure crescere, e il contadino raccoglieva i prodotti direttamente dall'orto.
Poi il contadino (che era in affitto) è stato mandato via, e il terreno venduto a due coop edili (Co.Abi e La Tua Casa) che ora vogliono cementificare l'orto e costruirci lussuose villette.
Ricordiamo che a Faenza ci sono ben 3800 alloggi vuoti, vari progetti edilizi abbandonati e un andamento demografico stabile.
Non servono nuove nuove ville, mentre sono di vitale necessità orti e prati!
Il terreno ora incolto, continua a fornire la sua importante funzione ecosistemica, di assorbimento della CO2, spugna dell'acqua, custodendo miliardi di microrganismi e forme di vita e biodiversità. È un bellissimo prato verde e rigoglioso dove possono giocare i bambini. La gente passa a raccogliere le erbe spontanee, dai semi rimasti nascono spontaneamente verdure. Nonostante sia incolto, ancora nutre!
A maggio 2021 si riunirà il consiglio comunale, noi chiediamo che i consiglieri votino NO alle compensazioni proposte. È l'ultima chance per salvare l'orto!
Gli antefatti:
Nel Gennaio 2019 il Consiglio Comunale di Faenza delibero' un bando per nuove urbanizzazioni, (permesso dalla legge regionale sul consumo di suolo, anche definita "colabrodo"). Fu però respinto l'emendamento che voleva escludere dalle possibili urbanizzazioni quelle in zona agricola.
E così arrivarono le proposte delle cooperative edili: urbanizzazioni in zona agricola, per lo più villette e alloggi di lusso, senza alcun interesse pubblico.
Nel gennaio 2020 il Consiglio Comunale colpevolmente approvò la cementificazione dell'orto della Ghilana, ma per far digerire all'opinione pubblica il "cemento di lusso", venne chiesto come compensazione un ponte ciclopedonale per collegare a Sarna (frazione in campagna).
Co.Abi e La Tua Casa a gennaio 2021 hanno inviato le loro proposte di compensazioni che non prevedono il ponte, perché costa troppo.
I l Consiglio comunale ha quindi un motivo in più per rifiutare le compensazioni e fermare l'urbanizzazione.
Chiediamo ai Consiglieri del Comune di Faenza, in coscienza, di votare NO alle compensazioni proposte:
perché il suolo fertile non si tocca e niente compensa la sua distruzione.
Perché non bisognava arrivare a questo punto.
Perché salvare un orto, un prato urbano, in tempo di crisi ambientale è una questione di vitale importanza.
Extinction Rebellion, Legambiente hanno raccontato, protestato e condannato questo ennesima svendita del suolo ai palazzinari.
Se ci tieni al suolo, ai prati, agli orti,
firma anche tu questa petizione per salvare l'orto della Ghilana!!
#novilletteforfuture.
#cavolinoncemento
#consumosuolozero
#nessunacompensazione
Era un orto dentro la città: i bambini vedevano le verdure crescere, e il contadino raccoglieva i prodotti direttamente dall'orto.
Poi il contadino (che era in affitto) è stato mandato via, e il terreno venduto a due coop edili (Co.Abi e La Tua Casa) che ora vogliono cementificare l'orto e costruirci lussuose villette.
Ricordiamo che a Faenza ci sono ben 3800 alloggi vuoti, vari progetti edilizi abbandonati e un andamento demografico stabile.
Non servono nuove nuove ville, mentre sono di vitale necessità orti e prati!
Il terreno ora incolto, continua a fornire la sua importante funzione ecosistemica, di assorbimento della CO2, spugna dell'acqua, custodendo miliardi di microrganismi e forme di vita e biodiversità. È un bellissimo prato verde e rigoglioso dove possono giocare i bambini. La gente passa a raccogliere le erbe spontanee, dai semi rimasti nascono spontaneamente verdure. Nonostante sia incolto, ancora nutre!
A maggio 2021 si riunirà il consiglio comunale, noi chiediamo che i consiglieri votino NO alle compensazioni proposte. È l'ultima chance per salvare l'orto!
Gli antefatti:
Nel Gennaio 2019 il Consiglio Comunale di Faenza delibero' un bando per nuove urbanizzazioni, (permesso dalla legge regionale sul consumo di suolo, anche definita "colabrodo"). Fu però respinto l'emendamento che voleva escludere dalle possibili urbanizzazioni quelle in zona agricola.
E così arrivarono le proposte delle cooperative edili: urbanizzazioni in zona agricola, per lo più villette e alloggi di lusso, senza alcun interesse pubblico.
Nel gennaio 2020 il Consiglio Comunale colpevolmente approvò la cementificazione dell'orto della Ghilana, ma per far digerire all'opinione pubblica il "cemento di lusso", venne chiesto come compensazione un ponte ciclopedonale per collegare a Sarna (frazione in campagna).
Co.Abi e La Tua Casa a gennaio 2021 hanno inviato le loro proposte di compensazioni che non prevedono il ponte, perché costa troppo.
I l Consiglio comunale ha quindi un motivo in più per rifiutare le compensazioni e fermare l'urbanizzazione.
Chiediamo ai Consiglieri del Comune di Faenza, in coscienza, di votare NO alle compensazioni proposte:
perché il suolo fertile non si tocca e niente compensa la sua distruzione.
Perché non bisognava arrivare a questo punto.
Perché salvare un orto, un prato urbano, in tempo di crisi ambientale è una questione di vitale importanza.
Extinction Rebellion, Legambiente hanno raccontato, protestato e condannato questo ennesima svendita del suolo ai palazzinari.
Se ci tieni al suolo, ai prati, agli orti,
firma anche tu questa petizione per salvare l'orto della Ghilana!!
#novilletteforfuture.
#cavolinoncemento
#consumosuolozero
#nessunacompensazione
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