Aggiorna le tue impostazioni dei cookie per utilizzare questa funzione.
Clicca "Consenti tutti" o attiva solo i "Cookie per pubblicità mirata"
Continuando, dichiari di accettare l' Informativa sulla Privacy di Avaaz, che spiega come possono essere usati e come sono protetti i tuoi dati.
Ho capito
No imposta radiotelevisione

No imposta radiotelevisione

1 persone hanno firmato. Arriviamo a
50 Sostenitori

Chiudi

Completa la tua firma

,
Avaaz.org protegge la tua privacy e ti tiene informato su questa e altre campagne simili.
Questa petizione è stata creata da Gianluigi N. e potrebbe non rappresentare il punto di vista della comunità di Avaaz.
Gianluigi N.
ha lanciato questa petizione diretta a:
Sen. Gianluigi Paragone
Da quasi un secolo la popolazione sta pagando una cifra obbligatoria per sorbirsi notizie false, corrotte o pressapochiste dettate dal regime in atto che pretende di controllare l'informazione pubblica a proprio favore, però inneggiando alla democrazia (?). Si fanno pagare il diritto all'informazione da loro distorta e/o negata, che invece deve essere gratuita, vera, reale, libera, utilizzando un mezzo che hanno definito " imposta ", impedendo la circolazione di notizie vere ed essenziali in una vera democrazia, inoltre vessando chi non possiede o non vuole un apparecchio radio televisivo a correre ogni anno per una dichiarazione di non possesso, e questo vale anche per invalidi, anziani, nonché disoccupati. Una grave vessazione ed un'enormità di soldi che non si sa bene dove finiscano, ma facilmente li ritroviamo in borsa, cioè il casinò delle SPA che anche lo Stato/Governo utilizza e non dovrebbe, perché sono soldi pubblici e non privati! Praticamente la borsa è come andare a giocare alla roulette... con soldi pubblici?
N o Imposta Radiotelevisione intende arrivare al numero più alto di firme di adesione per la cancellazione definitiva di quell'aberrazione di finta imposta, ma vero " ingiusto arricchimento " che chiamano "canone radiotelevisivo" ed ogni sua forma possibile anche futura, dato che:
1) Non si può parlare di tassa/imposta in quanto lede la dovuta vera informazione, e dati i preamboli con cui si obbliga disoccupati anziani ed invalidi a corrispondere soldi per un non servizio , risulta una sorta di truffa premeditata, un evidente reato a danno sociale, tutto volto alla borsa, dove solo i soci ricavano.
2) All’acquisto di un apparecchio televisivo o di una radio è già compresa una tassa; quindi parliamo di ulteriore imposta, ma con quale vera motivazione? Perché trasmettono menzogne di regime e devono continuare a farlo per sopravvivere? Non parlino di progresso tecnologico perché è solo borsistico e serve solo a quei pochi che lo praticano e non alla diffusione della verità.
3) Le tasse sono pagate dalle emittenti per trasmettere, oltre a quelle che pagano per produrre la pubblicità di terzi; questo dimostra il ricavo enorme che lo Stato/Governo ottiene, perché certe SPA e la Borsa richiedono che gli utenti siano spremuti anche se danneggiati, per mantenere quello status di arricchimento ingiustificato che non può essere tollerato in quanto di evidente manipolazione.
Oggi, anche dando notizie false o fuorvianti, pretendono che siano corrisposti quei soldi quali " imposta di canone radiotelevisivo " utilizzando quella mera scusa di presunzione: " si presume che chi ha energia elettrica abbia la televisione ". Nulla di più aberrante, contorto e criminale per fare cassa vessando ed ignorando il dolo procurato nonché calpestando la Costituzione, e non si capisce perché allora non abbiano imposto un'altra forma manicomiale di presunzione lanciando l'idea tipo " chi usa il gas a casa deve pagare la tassa di circolazione, pur non avendo il veicolo a gas ". Palese mero espedientismo che dimostra incapacità e tanta furberia criminale.
Non è accettabile, anzi è condannabile un tale comportamento che serve ad ingrassare la speculazione per alcuni, ma produce vessazione e danno alla popolazione che merita rispetto e verità, e quello non è rispetto e neppure verità bensì premeditato inganno atto al proprio tornaconto... "Tanto il popolo è bue". Ed è di questi giorni (2022) l’ennesimo oltraggio perpetrato dai canali di regime che lanciano “ la corretta informazione ” omettendo ciò che scomoda e che prova il contrario di quello che dicono e fanno realmente.
Pertanto non fornendo un'informazione esatta, completa e reale sono colpevoli di veri reati e condannabili sotto molteplici aspetti, appunto visibili nel comportamento e nell'azione. Dove hanno buttato la concorrenza giornalistica riguardo all’informazione?
Facciamo finire questa farsa costosa ed indebitamente mantenuta in essere per il profitto di alcuni a danno di tutti.
VIA IL CANONE / IMPOSTA RADIOTELEVISIONE ORA E SEMPRE!!!
E per chi fosse restio a capire ecco un esempio di cosa stanno preparando i nostri politici
https://cutt.ly/OXvoGf2

Pubblicata (Aggiornata )