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Salviamo la Basilicata dalle trivellazioni
anto C.
ha lanciato questa petizione diretta a:
Al governo Italiano,al ministero della salute e dell'ambiente.
Negli ultimi giorni,miglia di cittadini lucani si stanno mobilitando contro il "Decreto sblocca Italia",una scellerata legge che,se vedesse la luce,raddoppierebbe le aree in concessione alle compagnie petrolifere.Dal sottosuolo lucano si estrae una media giornaliera di circa 86.000 barili al giorno che passerebbe ai 104.000 previsti dal decreto.Le aree in concessione alle compagnie petrolifere occuperebbero oltre il 50% del territorio regionale!Tutto questa rappresenta un gravissimo rischio per l'ecosistema e per la salute dei cittadini!
L'incidenza dei tumori in Basilicata e' superiore a quella che si registra nel resto d'italia .I lucani si ammalano respirando un'aria densa di metalli pesanti,zolfo,anidride carbonica.Già nel 1996 i medici segnalarono l'incremento di decessi e casi di tumore al polmone legati alle attività estrattive (su molti dei quali nessuno ha mai svolto un'indagine).Il rischio di contaminazione delle
falde acquifere è altissimo.Nessun sistema di monitoraggio e' attivo nella zona.Dalle analisi svolte su acque prelevate in alcune zone della regione,il livello di radioattività risulta nove volte superiore a quanto previsto dai limiti di legge!Questa situazione va avanti da anni senza nessuna tutela.
Nelle distese verdi della Val d'agri ,le coltivazioni agricole sono contaminate.Costruiscono pozzi a 200 metri dalle case!Hanno inquinato campi,falde acquifere,dighe di acqua potabile!I politici si "abbeverano" dal denaro che il petrolio comporta,tamponano la grande preoccupazione cittadina con la promessa mai mantenuta del lavoro.Il petrolio non ci ha mai portato lavoro,la gente emigra,la gente si ammala di tumore,la gente muore.Ci stanno uccidendo.
Tutto questo si svolge in silenzio,in fondo allo stivale.Nel profondo sud dimenticato e violentato dalla corsa all'oro nero.Chiediamo che le ulteriori trivellazioni previste dal disegno di legge vengano abolite.Vogliamo un referendum che dia possibilità agli abitanti della Basilicata di poter decidere sulla propria salute.
Abbiamo bisogno di voi.
L'incidenza dei tumori in Basilicata e' superiore a quella che si registra nel resto d'italia .I lucani si ammalano respirando un'aria densa di metalli pesanti,zolfo,anidride carbonica.Già nel 1996 i medici segnalarono l'incremento di decessi e casi di tumore al polmone legati alle attività estrattive (su molti dei quali nessuno ha mai svolto un'indagine).Il rischio di contaminazione delle
falde acquifere è altissimo.Nessun sistema di monitoraggio e' attivo nella zona.Dalle analisi svolte su acque prelevate in alcune zone della regione,il livello di radioattività risulta nove volte superiore a quanto previsto dai limiti di legge!Questa situazione va avanti da anni senza nessuna tutela.
Nelle distese verdi della Val d'agri ,le coltivazioni agricole sono contaminate.Costruiscono pozzi a 200 metri dalle case!Hanno inquinato campi,falde acquifere,dighe di acqua potabile!I politici si "abbeverano" dal denaro che il petrolio comporta,tamponano la grande preoccupazione cittadina con la promessa mai mantenuta del lavoro.Il petrolio non ci ha mai portato lavoro,la gente emigra,la gente si ammala di tumore,la gente muore.Ci stanno uccidendo.
Tutto questo si svolge in silenzio,in fondo allo stivale.Nel profondo sud dimenticato e violentato dalla corsa all'oro nero.Chiediamo che le ulteriori trivellazioni previste dal disegno di legge vengano abolite.Vogliamo un referendum che dia possibilità agli abitanti della Basilicata di poter decidere sulla propria salute.
Abbiamo bisogno di voi.
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