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Unione Mediterranea all'Accademia di Svezia: Erri De Luca, premio Nobel per la Letteratura
Mattia D.
ha lanciato questa petizione diretta a:
All'Accademia di Svezia
Lo scrittore Erri De Luca, napoletano di nascita, cosmopolita per vocazione, rischia di essere condannato a 8 mesi di reclusione per aver difeso e applicato il diritto alla "parola contraria".
Secondo il pubblico ministero, De Luca ha istigato al reato di terrorismo quando è sceso in campo e ha prestato le sue parole alla lotta degli abitanti della Val di Susa, condannati a ospitare un'infrastruttura, la linea alta velocità Torino-Lione, che aveva l'unica utilità di poterci speculare sopra.
Nella sua opera, Erri De Luca ha sempre inteso difendere la natura e la libertà degli uomini a decidere e delle idee di poter essere espresse.
"Nell’aula del tribunale di Torino il 28 gennaio 2015 non sarà in discussione la libertà di parola. Quella ossequiosa è sempre libera e gradita. Sarà in discussione la libertà di parola contraria, incriminata per questo. Per questo diritto sto nell’angolo degli imputati. Ho detto le mie convinzioni a un organo di stampa e i pubblici ministeri le hanno fatte rimbalzare su tutti gli altri. Se quelle frasi istigavano, la pubblica accusa le ha divulgate molto di più, ingigantendole e offrendo loro un ascolto di gran lunga maggiore. Quelle parole dette a voce al telefono sono state messe tra virgolette e dichiarate capo d’imputazione. Quelle virgolette attorno alle mie parole sono delle manette. Non posso liberarle da lì, ma quelle manette non hanno il potere di ammutolirle. Posso continuare a ripeterle e da quel mese di settembre 2013 lo sto facendo su carta, all’aria aperta e ovunque.
Se la mia opinione è un reato, continuerò a commetterlo. "
Per questo Unione Mediterranea , movimento meridionalista impegnato nella battaglia per i diritti civili del popolo del Mezzogiorno e di tutti i Sud del Mondo, chiede all'Accademia Svedese, titolare dell'assegnazione del Nobel per la Letteratura, di valutare la produzione letteraria di Erri De Luca e di consacrare il diritto alla parola contraria con il premio più prestigioso per un uomo di opinione.
Secondo il pubblico ministero, De Luca ha istigato al reato di terrorismo quando è sceso in campo e ha prestato le sue parole alla lotta degli abitanti della Val di Susa, condannati a ospitare un'infrastruttura, la linea alta velocità Torino-Lione, che aveva l'unica utilità di poterci speculare sopra.
Nella sua opera, Erri De Luca ha sempre inteso difendere la natura e la libertà degli uomini a decidere e delle idee di poter essere espresse.
"Nell’aula del tribunale di Torino il 28 gennaio 2015 non sarà in discussione la libertà di parola. Quella ossequiosa è sempre libera e gradita. Sarà in discussione la libertà di parola contraria, incriminata per questo. Per questo diritto sto nell’angolo degli imputati. Ho detto le mie convinzioni a un organo di stampa e i pubblici ministeri le hanno fatte rimbalzare su tutti gli altri. Se quelle frasi istigavano, la pubblica accusa le ha divulgate molto di più, ingigantendole e offrendo loro un ascolto di gran lunga maggiore. Quelle parole dette a voce al telefono sono state messe tra virgolette e dichiarate capo d’imputazione. Quelle virgolette attorno alle mie parole sono delle manette. Non posso liberarle da lì, ma quelle manette non hanno il potere di ammutolirle. Posso continuare a ripeterle e da quel mese di settembre 2013 lo sto facendo su carta, all’aria aperta e ovunque.
Se la mia opinione è un reato, continuerò a commetterlo. "
Per questo Unione Mediterranea , movimento meridionalista impegnato nella battaglia per i diritti civili del popolo del Mezzogiorno e di tutti i Sud del Mondo, chiede all'Accademia Svedese, titolare dell'assegnazione del Nobel per la Letteratura, di valutare la produzione letteraria di Erri De Luca e di consacrare il diritto alla parola contraria con il premio più prestigioso per un uomo di opinione.
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