Facciamo tornare Ilaria Salis in Italia!
Alla Presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen; al Commissario europeo della giustizia, Didier Reynders; alla Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giorgia Meloni:
Noi, cittadini italiani, siamo sconvolti dalla situazione della nostra connazionale Ilaria Salis, detenuta in condizioni inumane in Ungheria. Accusata di aver partecipato all'aggressione di due neonazisti, che hanno riportato solo ferite lievi, ora rischia 11 anni di carcere. Questo caso sembra, più che un atto di giustizia, un atto politico contro chi si oppone ai crescenti movimenti di estrema destra. Facciamo pressione sulle autorità ungheresi per farla tornare e affrontare il processo in Italia. Non solo per Ilaria, ma per difendere concretamente i diritti civili ed umani e la democrazia.
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Rinchiusa da quasi un anno in condizioni che sfidano la decenza umana, incatenata, trattata come una pericolosa terrorista internazionale, in una cella infestata da parassiti. Si trova in Ungheria, dove il governo sta costantemente riducendo i diritti umani e la libertà di espressione, e rischia 11 anni di carcere per un reato che dice di non aver commesso.
L'accusa? Aver aggredito due militanti neonazisti, che peraltro non l’hanno denunciata e hanno riportato solo lievi ferite. Ilaria è l’esempio agghiacciante di repressione politica e violazione dei diritti umani in Ungheria, un paese dell'Unione Europea.
Uniamo le nostre voci per chiedere ai funzionari dell’UE di fare il possibile per farla tornare in Italia e denunciare a livello internazionale gli abusi che si verificano nelle carceri ungheresi!
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