Fermiamolo. Stop ai crimini contro la natura
Al dottor Karim A. A. Khan QC, procuratore della Corte penale internazionale e a tutti gli stati membri dello Statuto di Roma:
Noi cittadini da tutto il mondo, le chiediamo, dott. Khan, di prendere tutte le misure necessarie per avviare un'indagine sul Presidente brasiliano Jair Bolsonaro, per possibili crimini contro l'umanità legati alle politiche del suo governo contro l'Amazzonia e i popoli indigeni che la abitano. Esortiamo gli stati membri ad agire per assicurare che i gravi danni all'ambiente, sia quelli di grande impatto che quelli protratti nel tempo, siano pienamente riconosciuti come crimine di ecocidio, e possano essere perseguiti secondo il diritto internazionale.
Firma ora per fare giustizia in Amazzonia:
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Ha permesso l'estrazione mineraria illegale e la deforestazione in terre indigene, ha sabotato leggi ambientali, e solo in questo suo ultimo anno di governo la distruzione dell’Amazzonia è accelerata di oltre il 20%: una perdita equivalente a tremila campi da calcio al giorno!
Pensa di poter continuare impunito, ma c'è un modo per farlo rispondere di questi crimini. Un gruppo di coraggiosi avvocati si sta impegnando affinché la Corte penale internazionale (CPI) persegua Bolsonaro per ogni possibile crimine contro l'Amazzonia e i suoi difensori. Tutto ora dipende dal procuratore della Corte, Karim Khan.
Quest'ultimo è noto per la sua perseveranza nella ricerca della giustizia, ma trascinare Bolsonaro in tribunale richiede un grandissimo coraggio. Sosteniamolo raccogliendo una valanga di firme da ogni parte del mondo, e quando il nostro appello sarà enorme, lo consegneremo direttamente all’ufficio del procuratore.
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