Aggiorna le tue impostazioni dei cookie per utilizzare questa funzione.
Clicca "Consenti tutti" o attiva solo i "Cookie per pubblicità mirata"
Continuando, dichiari di accettare l' Informativa sulla Privacy di Avaaz, che spiega come possono essere usati e come sono protetti i tuoi dati.
Ho capito

Proteggiamo la Grande Barriera Corallina

A Fred Hochberg, presidente della Export-Import Bank degli Stati Uniti d’America:

Come cittadini preoccupati da ogni parte del mondo, le chiediamo di fermare il finanziamento a qualsiasi attività legata all’estrazione del carbone nell’area dichiarata patrimonio dell’umanità della Grande Barriera Corallina, incluso il progetto per il porto della Alpha Coal. Tale progetto aumenterebbe drasticamente il traffico marittimo intorno alla barriera e richiederebbe il dragaggio di un ecosistema protetto, provocandone così il danneggiamento. La Grande Barriera Corallina, dimora della più grande varietà di barriere coralline nel mondo e dichiarata dall’UNESCO meraviglia naturale patrimonio dell’umanità, deve essere preservata per le future generazioni. Le chiediamo di fermare gli investimenti che la danneggerebbero ulteriormente.

Inserisci il tuo indirizzo e-mail:
Continuando, dichiari di acconsentire a ricevere le mail di Avaaz. La nostra Informativa sulla Privacy protegge i tuoi dati e ti spiega come possono essere usati. Puoi disiscriverti in qualsiasi momento.
Proteggiamo la Grande Barriera Corallina

"Firma la petizione sulla destra, poi crea la tua immagine nella pagina successiva!

L'Australia potrebbe autorizzare i colossi minerari a costruire uno dei porti carboniferi più grandi del mondo proprio al di sopra dell'ecosistema della Barriera Corallina, dando così avvio a un traffico di più di 8 miliardi di tonnellate di carbone, dai noti effetti tossici sul pianeta, e mettendo in questo modo a rischio la sopravvivenza dell'intero sito dichiarato patrimonio dell'umanità.

Gli attivisti australiani stanno facendo pressione sul governo e anche l'UNESCO sta prendendo parte alla questione, ma la chiave del progetto è affidata a una banca federale statunitense. Esercitare una pressione a livello globale sulla banca potrebbe provocare lo sdegno della comunità internazionale e puntare i riflettori sulle questioni ambientali nel bel mezzo della campagna elettorale statunitense. Se la banca decidesse di ritirarsi, l'intero progetto scellerato potrebbe essere definitivamente fermato.

Aumentiamo la pressione su Fred Hochberg, il presidente della banca, e chiediamo che interrompa subito il finanziamento per il porto carbonifero sulla Grande Barriera Corallina. Abbiamo solo pochi giorni per agire: proprio ora si trova in Australia per partecipare alle riunioni. Clicca qui sotto unendoti alla protesta per salvare la barriera e Avaaz porterà le nostre voci a Hochberg!

Pubblicato il:

Spargi la voce