Update your Cookie Settings to use this feature.
Click 'Allow All' or just activate the 'Targeting Cookies'
By continuing you accept Avaaz's Privacy Policy which explains how your data can be used and how it is secured.
Got it
We use cookies to analyse how visitors use this website and to help us provide you the best possible experience. View our Cookie Policy .
OK
Corte di Cassazione: DITECI SI! Rispetto ai nostri antenati e agli italiani all'estero!

Corte di Cassazione: DITECI SI! Rispetto ai nostri antenati e agli italiani all'estero!

1 have signed. Let's get to
50 Supporters

Close

Complete your signature

,
By continuing you agree to receive Avaaz emails. Our Privacy Policy will protect your data and explains how it can be used. You can unsubscribe at any time. If you are under 13 years of age in the USA or under 16 in the rest of the world, please get consent from a parent or guardian before proceeding.
This petition has been created by Cristiano B. and may not represent the views of the Avaaz community.
Cristiano B.
started this petition to
Sezioni unite della Corte di Cassazione
Il 12 luglio 2022 le Sezioni Unite della Corte di Cassazione discuteranno se le tesi errate del Ministero dell'Interno sulla Grande Naturalizzazione brasiliana e sulla possibilità di rinuncia tacite e presunte siano applicabili ai discendenti degli italiani immigrati in Brasile.

La sentenza impugnata della Corte d'Appello di Roma ha ritenuto che la linea di trasmissione della cittadinanza jure sanguinis fosse interrotta dal fatto che l'immigrato italiano in Brasile aveva lavorato in quel Paese: secondo il Collegio, gli immigrati italiani in Brasile sarebbero dovuti morire di fame!

Questa decisione profondamente irrispettosa ha suscitato stupore in giuristi, avvocati, magistrati e, ovviamente, nei milioni di italo-brasiliani che, per negligenza dello Stato stesso, non possono essere in possesso della cittadinanza italiana per diverse generazioni.

La sentenza indica un orientamento politico attivo all'interno della Corte d'Appello, perché:

1 -  non tiene conto di alcuna norma sull'onus probandi ed è stata presa in assenza di qualsiasi evidenza presentata dal Ministero dell'Interno;

2 -  non tiene conto dell'esistenza di un "Certificato Negativo di Naturalizzazione", regolarmente rilasciato dallo Stato brasiliano e la cui validità e forza probatoria devono essere presupposte, ai sensi della Legge 336/1993;

3 -  applica alla fattispecie l'articolo revocato al momento dei fatti narrati dagli autori (ex vi l'art. 11, (3), cc 1865 e l'art. 35 Legge 23/1901);

4 -  disattende la norma effettivamente applicabile alla fattispecie, la cui dicitura chiarisce la possibilità di cumulo della cittadinanza ottenuta dallo jus soli con quella ottenuta dallo jus sanguinis (ex vi l'art. 7 Legge 555/1912);

5 -  crea l'ipotesi di una "tacita e presunta rinuncia" alla cittadinanza italiana, ipotesi mai esistita in nessuna delle leggi che regolano la materia;

6 -  viola le norme del diritto internazionale (divieto di stoppel e il divieto di negazione arbitraria della nazionalità, in contrasto con l'art. 8 CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO);

7 -  giustifica la perdita della cittadinanza originaria dell'italiano e del suo figlio anche attraverso il principio della effettività, evidentemente inapplicabile alla fattispecie.

Noi discendenti, che da tempo teniamo viva la cultura italiana all'estero, chiediamo a questa rispettabile Corte di Cassazione di renderci giustizia e cancellare dalla Storia le errate argomentazioni attualmente sollevate dal Ministero dell'Interno, tramite l'Avvocatura dello Stato, e che purtroppo sono state adottate da alcuni giudici della Corte d'Appello di Roma.

Questo è il nostro appello fatto in nostro nome e in nome dei nostri milioni di antenati, che hanno lasciato l'Italia per esigenze estreme, ma che non l'hanno mai dimenticata e che ce l'hanno fatta ereditare nei nostri cuori.










Posted (Updated )